giovedì 26 luglio 2007

If

Se fossi un cigno volerei lontano,
se fossi un treno giungerei tardi,
se fossi un brav'uomo,
ti parleri più spesso di come ho fatto.

Se fossi il sonno, potrei sognare,
se fossi la tristezza, mi nasconderei ai tuoi occhi
e se dovessi impazzire,
ti prego, non conservare i tuoi ricordi nella mia mente.

Se fossi la luna, sarei indifferente,
se fossi una regola, la cambierei,
se fossi un brav'uomo
avrei capito gli spazi tra le persone.

Se fossi la solitudine, piangerei
se fossi una casa, conserverei il tuo sorriso,
e se dovessi impazzire,
lascia che io continui a giocare accanto a te.

Se fossi un cigno, mai più tornerei
se fossi un treno, deraglierei verso il mare
se fossi stato un brav'uomo
ti avrei portata con me.


Alcor
(tratto da If, Roger Waters in Atom Heart Mother, 1970)

6 commenti:

  1. bella la poesia... mi fa venire in mente Il Cigno di C. Baudelaire.La conosci? E' una poesia simbolica di parificazione tra realtà e mito, in cui il poeta denuncia il suo senso di rifiuto verso l'epoca moderna di mercificazione totale.

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  2. ...belle parole...un + nella mia materia...ora però mi è venuta in mente una associazione...la devo scrivere..anche se il tema centrale è sicuramente diverso...


    S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;

    s’i’ fosse vento, lo tempestarei,

    s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

    s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;

    s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,

    che tutti cristiani imbrigarei;

    s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei;

    a tutti taglierei lo capo a tondo.

    S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;

    s’i’ fosse vita, non starei con lui;

    similmente faria da mi’ madre.

    S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,

    torrei le donne giovani e leggiadre:

    le zoppe e vecchie lasserei altrui.

    (Cecco Angiolieri)

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  3. volevo dire bella la poesia di queste parole...scusami sono un po' stressata ultimamente!!!

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  4. Andiamo per ordine... Angiolieri mi piace molto. Mi ci rivedo particolarmente negli ultimi 3 versi! S'i fosse fuoco, mi fa venire in mente la rivolta Camusiana generata dal senso dell'alienazione. Ma di questo parlerò non appena tratterò della figura dell'artista e parlerò di The Wall. Devo procedere con econometria, mi serve tempo...

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  5. Bentornata anche ad Erisabry, prima di rispondere una domanda di rito, sondaggio personale, ti piace la nuova veste del blog?


    Citavi questa:

    ... vidi un cigno fuggito dalla sua gabbia:

    con i piedi palmati sfregando il secco selciato

    sul terreno ruvido trascinava il bianco piumaggio....


    Non la riporto tutta perchè è abbastanza lunga. Baudelaire l'ha dedicata a Victor Hugo, è l'89^ poesia de Les Fleurs du Mal, e fa parte della sezione Quadri Parigini, apparsa nella seconda edizione de I Fiori del Male, se non sbaglio, 1861, 18 liriche composte dopo l'incontro con Poe. Quindi qualcosina la so. Il cigno è uno dei due miei animali preferiti, che rappresenta una parte della mia anima, diciamo quella buona.

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  6. Devo precisare che questo testo è sino alla penultima strofa una traduzione molto molto libera di un testo di Waters. L'ultima strofa è mia, disegnando con un'iperbole quella che poi è stata tutta l'interpretazione che io ho dato della canzone.

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