venerdì 18 settembre 2015
La strada senza nome
lunedì 6 luglio 2015
Speleo Alcor
I nostri eroi: Grossman, Bart, Alexander, Danny, Bechy, Alcor, Frank, Francys.
.
martedì 23 giugno 2015
L'amore ai tempi della mononucleosi
- Qualche mobile da spolverare, e un po' di cattiveria, ancora un po'.
- Ma cos'è l'amore?
- Quando non avverti l'urgenza di mandare via a calci nel culo una, dopo averla scopata.
sabato 28 luglio 2012
ἀρχή engine
Dopodiché lapidatemi. Mentre fumo l'ultima sigaretta, pensando a mio padre e ai funerali dei miei cognati.
martedì 27 settembre 2011
Perdiamoci di vista
L'ultima volta che ho sentito un vecchio collega universitario egli era in viaggio verso Pisa, in treno. Cinque anni fa, o poco meno.
Ricordo bene la circostanza per cui egli nel 2004 votava la mozione Fassino nel penultimo congresso dei Democratici di Sinistra, mentre io sostenni la mozione Mussi-Berlinguer. Di contro, nelle primarie del 2005 per l'indicazione del candidato presidente della regione Puglia, egli votò Vendola, io votai Boccia.
In entrambe le circostanza mi ritrovai, non so quanto orgogliosamente, in miserrima minoranza.
Era un compagno, politicamente parlando, ed aveva una media voto agli esami di poco inferiore alla mia. Lo chiamai un pomeriggio, un paio di giorni dopo la mia laurea, per chiedergli delucidazioni nella compilazione di una domanda per una borsa di studio per i master.
Io il master non lo feci più e intrapresi la carriera da provetto ricercatore.
Negli ultimi tre mesi ho trascorso una frazione non trascurabile del tempo dedicato all'ozio a cercare di ricordarmi il suo nome, poi facebook avrebbe fatto il resto.
Ed il suo nome mi è balenato in mente, un pomeriggio di inizio autunno, mentre mi pongo come una spugna dinanzi ad un trattato di Supply Chain Management.
Facebook lo scova su mio preciso mandato.
E scopro che si è sposato, che è diventato grande e via dicendo... e che il massimo della politica che si evince dalle scarne informazioni carpite da FB è un timido invito a votare "Sì" al referendum sul nucleare.
Mentre io ho continuato a perdere tempo in lungo e in largo a giocare al "Togliatti-fai-da-te", e a farmi dire "quanto-sei-bravo", senza concludere un cazzo.
giovedì 8 settembre 2011
martedì 6 settembre 2011
Spread
In questi giorni tutti gli investitoi fuggono come la peste dai listini europei, alla ricerca di rifugi sicuri.
Questa mattina la Banca Centrale Svizzera ha deciso di bloccare il cambio con l'euro, fissando un tetto massimo per limitare l'apprezzamento della valuta elvetica.
Risultato di tutto questo, tutti si rifugiano nell'oro: 1.920 dollari l'oncia e a 1.362 euro l'oncia.
Cala persino il Brent, presumibilmente a causa del crollo dei consumi.
In ogni caso mi torna in mente quella cazzona che mi restituì gli aurei regali da me evasi in suo favore, e le dico: grazie.
mercoledì 1 giugno 2011
Another Brick Breaker in the wall
Possono definirsi discrasie sociali, o si tratta di quegli attimi banalmente vuoti in cui nessuna delle variabili che agitano la biosfera sembra avvertire l'impatto della propria presenza.
Imbrunisce senza un senso e immagino di chiacchierare con Foscolo, mentre accendo un toscanello. Dopo un po' egli s'è addormentato teneramente, quando s'è toccato il fecondo punto del marxismo antropologico, così gli rimbocco le lenzuola, e gli do un bacio sulla fronte. Piccolo Foscolo.
Mi sei crollato così, a piombo sul bauletto portavalori del mio compare. Avremmo telefonato al bar, qui sotto. Il garzone ci avrebbbe portato un succo all'ananas, un caffè, e due pasticcini al tiramisù. Affinché questa scialba forma di attesa ci sembrasse più potabile.
So che non devo cedere, ma ieri mi sentivo un po' più bravo di oggi.
lunedì 18 aprile 2011
Employment
Secondo il Ministro dell'Economia non vi è un problema occupazionale in Italia perché, a suo dire, gli stranieri sono tutti occupati.
La colpa è tutta di noi italiani, che rinunciamo alle opportunità di lavoro che il mercato ci offre.
Ad esempio, quanti sono i semafori ancora disponibili ad occupare un lavavetri abusivo?
Muovetevi prima che le posizioni aperte siano presto occupate. Oppure facciamo una pubblica selezione.
giovedì 17 febbraio 2011
Cracking Life
Si potrebbe pensare che ogni moto umano possa essere generato da combinazioni molecolari reagenti agli eventi esterni. Se così fosse sarebbe finanche prevedibile la vita di un uomo con una funzione che catturi le interminabili variabili di cui si compone l'esistenza. Tutto a partire da coefficienti e costanti proxy proprie di ciascun indiviuo.
Una siffatta mega funzione ad n variabili consentirebbe di programmare le interazioni interne ed esterne di un popolo. L'intera storia dell'uomo racchiusa tra le calorose braccia di due assi cartesiane. Senza asintoti a cui applicare le ventose dei nostri limiti, tutti tendenti a meno infinito.
Una patria aritmetica dove gli illuministi avrebbero il giusto ristoro per il tentativo di riportare l'orizzonte entro confini manipolabili.
La bellezza codificata perderebbe senso, ma sarebbe il prezzo di un'equità senza scorribande e distorsioni a cui andrebbero a sommarsi positivamente le esternalità di una linearità sempre più semplificata.
E allora sarebbe evidente, e del tutto normale, che andare a puttane è molto più economicamente efficiente ed onesto, che spendere tempo, soldi, e proteine per delle bastarde dagli aleatori circuiti mentali.
venerdì 10 dicembre 2010
domenica 28 novembre 2010
Top secret
Pare che wikileaks abbia appena rivelato una verità sconvolgente.
Qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato: il Cavaliere è solito organizzare feste selvagge.
Dopo la scoperta dei celatissimi covi di Provenzano e Iovine, che nessuno avrebbe mai potuto immaginare si nascondessero nei loro domicili, si attende ora una clamorosa rivelazione circa il ruolo esercitato da Luciano Moggi nel mondo calcistico tra la fine degli anni '90 e inizio anni '00.
Se solo Wikileaks potesse entrare nella mia mente e frugare tra le opinioni che ho di voi, frequentatori di questo blog...
mercoledì 10 novembre 2010
Criminologia
Dacché è entrata prepotentemente in scena la criminologa Roberta Bruzzone, ho constatato l'aumento del mio interesse paranoico verso la vicenda di Avetrana, e per la seconda serata di Rai Uno.
mercoledì 13 ottobre 2010
Cruel intentions
Questo perché la crudeltà non ha bisogno di buone ragioni per manifestarsi.
martedì 7 settembre 2010
Eventi di vita
Alcor, sappi che se andrà male stavolta non sarà colpa tua.
Ma di una bagascia cazzona travestita da psicologa che aveva l'ardire di voler giocare con il tuo animo, la tua fame, e l'adrenalina che ti ballava nell'antro intestinale.
mercoledì 28 luglio 2010
Core business
mercoledì 25 novembre 2009
Missing
Lo so che finire in ospedale per indigestione da burro d'arachidi... o restare ammutoliti per settimane dinanzi ad un editoriale di Panebianco... oppure... ehm... l'esser divenuto padre con la collaborazione di Simòne... o allungare i tempi di recupero dalla sbornia post-festeggiamenti per l'addio di Rutelli... o esser finito nei pasticci per aver accidentalmente ingravidato la segretaria comunale... o aver finalmente capito cosa vorrei fare da grande... o non aver potuto scrivere nulla per una paralisi ingiunta delle dita dovuta all'eccesso di masturbazione... o l'aver ricevuto una convocazione urgente dal regno dei cieli...
...lo so che tutto questo sarebbe stato molto più emozionante.
Invece mi si era soltanto scassato l'ADSL.
E pure il cazzo.
martedì 8 settembre 2009
Am I merciful?
B: Eh?
A: Si si.
B: Quale sarebbe 'sto sito di Alcor?
A: Quello dove scrive le poesie...
B: Eeeh?
A: Si si. Hai la chiavetta? Collegati e ti faccio vedere...
domenica 23 agosto 2009
Red Pallonetto
Servizi pubblici gratuiti ovunque. Palestre a cielo aperto, campetti da calcio e da baseball o da tutti gli sport del cavolo che fanno qua, a libera accessibilità.
You, new york citizen, pay bills, then we give you what do you want.
Ma non c'è controllo! Nessuna autorità che stabilisce chi deve usufruire del campetto alle ore 16 (cosa che solitamente in Italia fanno i preti).
Così succede, come è successo, che più squadre abbiano organizzato tutto al medesimo orario e nella lite che sèguita non si capisce una mazza. Solo una parola è nitidamente cogniscibile: fuck, fuck, fuck.
Meraviglia dell'anarchia... che si risolve nei mitici "give me five" che vedevo, quando ero piccolo, negli orridi telefilm di italia 1, in estate, quando sia io che la televisione non avevamo da dare nulla di utile al mondo.
Io son migliorato, la televisione no.
Che Bloomberg rimpiazzasse nella mia mente il modello scandinavo non avrei mai potuto immaginarlo.
L'ultima volta che avevo giocato in un campo sportivo gratis fu a 13 anni. 3 giugno 1995, marinai la scuola media col placet della famiglia per un match nell'allora abbandonato stadio del mio paese.
Mi spezzai il polso sinistro.
Fu bellissimo, quel giorno, vedere in ospedale come io mi rilassavo durante la radiografia, e mio padre che molto autarchicamente sveniva per il crepacuore.
E va bene. Torniamo al triste oggi.
Se i risultati dovevano essere questi tanto valeva non smettere di fumare. Ho corso i 20 metri in mezz'ora e un quarto. Nel mentre i miei arti inferiori riscoprivano il senso profondo della loro presenza oltre la cartilagine dell'anca, vedevo le tartarughe volare.
Ma non è correre così che mi piace... a me piace correre per sentire gli insetti che muoiono sfracellandosi contro la mia cornea già irritata dal sudore, calpestare innarvertitamente le cacche brade che puntellano il sentiero; oppure far finta di stare a Philadelphia alle 4.00 di mattina, in inverno, come Rocky Balboa, e saltellare menando ganci nell'aere avverso un immaginario cazzone pelato (uno qualsiasi, odio i pelati).
Invece sono le undici di sera, pieno agosto soffocante, è Brooklyn, non ci sta un cane a tifare per me, e non devo combattere al Madison Square Garden il giorno dopo.
Ognuno deve fare il proprio mestiere... queste cose promiscue dove ci si mescola e ci si cimenta in opere improprie non hanno senso... tipo Ratzinger che fa il sindacalista dell'anima e del pene, Tremonti che fa il Ministro del Tesoro, Bruno Vespa che fa il giornalista, Andrea De Carlo che fa lo scrittore, Gian Paolo Pansa che scrive le rubriche su Il Riformista, coloro che disseminano croste sulle pagine immacolate spacciandole per romanzi, apportando un'ulteriore ingiuria all'albero sacrificato in nome di un nuovo pugno nello stomaco inflitto all'umanità intera.
Il mondo non è a nostra disposizione, ma ogni tanto qualche sanatoria arriva.
Il Governo ha bisogno di soldi, dopo che Frattini ha messo in moto un meccanismo per stringere sulle rimesse, Tremonti prepara una sanatoria per le badanti.
Perché io a calcio, in questo periodo della mia vita, non riesco a giocare. Ma so fare altre cose, tipo... ahm.... ahm... ahm... (qui in America non si usa l'intercalare "ehm" quando vuoi enucleare qualcosa che non sai, ma un suono indistinto che assomiglia ad una "A" liricamente strozzata e sciancata)... ahm... ahm... Look at that star.... Follow my finger! That's not a star, that is Juppiter.
E ridono. Al cazzo.
E comunque dico a te, che sparisci ma ogni tanto torni qua a leggere. Non sei stata tu a cambiarmi la vita. La mia vita l'hanno cambiata Nanni Moretti, Woody Allen, e l'ex sindaco comunista del mio paese che mi disse "vattene in Scozia pezzo di merda".
Però, ora che ci penso. Sono stato io a mandarti a cacare. Ma soprattutto, la mia vita non è mai cambiata.
Va bene, da domani allenamento quotidiano. Non è accettabile che io non debba saper fare qualcosa.
lunedì 27 aprile 2009
Ricordandomi di voi
- È solo il sarto, signore, col suo piccolo conto - disse una vocina da dietro la porta.
- Ecco, vedete, lo sistemo subito, - disse il professore ai bambini - ci metto un minuto. E quest'anno quanto sarebbe, amico mio? - Nel frattempo il sarto era entrato nella stanza.
- Ecco, il doppio dell'anno scorso, che era il doppio dell'anno prima - disse il sarto un po' confuso. - Insomma penso che sia ora di pagare. Sarebbero duemila sterline, ecco.
- Oh, ma cosa volete che sia - disse il professore come se davvero non gli importasse, e anzi toccandosi la tasca come se fosse solito portare quella somma con sé. - Ma non preferite aspettare un altro annetto, e arrivare a quattromila? Pensate come sarete ricco! Quasi come un re!
- Come un re magari no, però di sicuro sarebbero un bel po' di soldi. Quasi quasi aspetto.
- Ma certo! - disse il professore. - Questo si chiama buon senso! Allora arrivederci, amico mio!
- Ma le vedrà mai, quelle quattromila? - domandò Sylvie non appena la porta si chiuse dietro il creditore.
- Mai bambina mia, - rispose il professore con una certa enfasi - continuerà a raddoppiare fino al giorno della sua morte. Sai vale sempre la pena di aspettare ancora un anno, se poi intaschi il doppio. "
Se qualcuno volesse dare una spiegazione antropologica alla crisi finanziaria, penso che questo brano possa bastare.