venerdì 18 settembre 2015
La strada senza nome
martedì 31 luglio 2012
Sulle fronde dei lecci
martedì 27 settembre 2011
Perdiamoci di vista
L'ultima volta che ho sentito un vecchio collega universitario egli era in viaggio verso Pisa, in treno. Cinque anni fa, o poco meno.
Ricordo bene la circostanza per cui egli nel 2004 votava la mozione Fassino nel penultimo congresso dei Democratici di Sinistra, mentre io sostenni la mozione Mussi-Berlinguer. Di contro, nelle primarie del 2005 per l'indicazione del candidato presidente della regione Puglia, egli votò Vendola, io votai Boccia.
In entrambe le circostanza mi ritrovai, non so quanto orgogliosamente, in miserrima minoranza.
Era un compagno, politicamente parlando, ed aveva una media voto agli esami di poco inferiore alla mia. Lo chiamai un pomeriggio, un paio di giorni dopo la mia laurea, per chiedergli delucidazioni nella compilazione di una domanda per una borsa di studio per i master.
Io il master non lo feci più e intrapresi la carriera da provetto ricercatore.
Negli ultimi tre mesi ho trascorso una frazione non trascurabile del tempo dedicato all'ozio a cercare di ricordarmi il suo nome, poi facebook avrebbe fatto il resto.
Ed il suo nome mi è balenato in mente, un pomeriggio di inizio autunno, mentre mi pongo come una spugna dinanzi ad un trattato di Supply Chain Management.
Facebook lo scova su mio preciso mandato.
E scopro che si è sposato, che è diventato grande e via dicendo... e che il massimo della politica che si evince dalle scarne informazioni carpite da FB è un timido invito a votare "Sì" al referendum sul nucleare.
Mentre io ho continuato a perdere tempo in lungo e in largo a giocare al "Togliatti-fai-da-te", e a farmi dire "quanto-sei-bravo", senza concludere un cazzo.
venerdì 10 dicembre 2010
giovedì 24 settembre 2009
Faccio schifo
Cioccolato fondente, 180 g.
Farina, 150 g.
Zucchero, 150 g.
Uova, 5.
Sale, un pizzico.
Vanillina, una bustina.
Per la copertura:
Acqua, 50 ml.
Cioccolato fondente, 150 g.
Zucchero, 150 gr.
Marmellata di albicocche, 6 cucchiai.
Ricordate che la temperatura ottimale per conservare la sacher torte è tra i 16° e i 18°.
martedì 5 maggio 2009
Il conto al tavolino
Ora, se io ho provassi a fare davvero questa pratica delittuosa, stasera uscirebbe qualcosa di questo tipo:
Ore 7.00 - suona la sveglia. Ore 7.01 - prima infrazione: bestemmia. Perché tutto questo? Perché dormito male, come al solito.
Ore 7.03 - comincia a squillare il telefono, le ragioni sono le più disparate, le più insulse, le più intollerabili.
Indecente routine fatta di colazione e colluttorio.
Lavoro in proprio fino alle 9.30. Consegna delle cartelle commissionatemi. Esco.
Ore 9.32 - Ennesima contravvenzione al "vietato fumare" della mia lercia esistenza.
Prosieguo di indecente routine: barbiere, rassegna stampa, commissioni.
Ore 13.30 - rientro a casa: trovo il macello.
Il resto della giornata: fare un migliaio di cose con quel macello che nitrisce nel mio cervello.
Giungere alle 2.28 e pensare all'ennesimo giorno trascorso a perdere tempo nell'inutile intento filantropico.
Ad aver fatto discorsi vuoti e ripetitivi ad una piccola porzione di umanità.
A non aver portato a casa nemmeno un contributo utile alla pensione.
Ai 5 caffè, alle 3,00 euro di parcheggio, ai 2 baci ricevuti.
Al rimugino continuo. Alla coscienza pulita, ma con la sensazione di vedervi sopra i tratti salienti delle rinunce e delle ribellioni, come la Sindone.
Alle incomprensioni che non si decristallizzano.
Al perché non ci si vuole comprendere.
Agli errori.
All'inconscio malefico che giace in fondo al desiderio di odiare e farsi odiare.
Alla ricerca della maniera giusta per saper prendere le cose della vita:
In culo.
giovedì 23 aprile 2009
Indisponente
Il tuo gruppo sanguigno è 0 positivo. Ahi! Mi fa male il gomito.
Sei un donatore universale. Tu, donatore universale. Tu. Capisci?
Questa è la prova dell'infinito senso dell'umorismo che ha avuto l'artefice del creato.
mercoledì 8 aprile 2009
A stento
Una nuova tag è d'obbligo.