sabato 8 settembre 2007

Apri gli occhi...


Si può vivere un'esistenza i cui giorni assomigliano tanto all'ammasso di cianfrusaglie inutili, si può pensare che la gente vicina sia un dolce contorno cui servirsi quando si ha la pancia non abbastanza gonfia dall'ingordigia di capricci e incomprensioni. Lasci andare il mondo ai tuoi piedi credendo che tutto sia dovuto, scontato, che i capelli resteranno neri per sempre. Che la strada avrà sempre voglia di farsi calpestare dalla corsa. Finchè sotto quel cielo vaniglia non si illumina una luce dall'aura sconosciuta. E vivi un soffio breve che può stravolgere ogni cosa. E nel desiderio di quel momento fermeresti un'immagine nella tua mente, per poi proseguire in un sogno. Un sogno lucido dove far affiorare dinanzi agli occhi i sogni dell'infanzia e delle attese, della gioventù. Dove concentrare tutti i desideri di una vita che in quel sublime istante erano incastonati negli alveoli del cervello; sospendersi tra la vita e il buio e costruire il proprio mondo con quelle gemme e quelle immagini. Allungando a dismisura quell'incanto fin verso l'infinito. All'inseguimento di un sogno perfetto, della felicità, un sogno dove i sensi di colpa s'affacciano con i ricordi e tutto il resto dell'eredità dei giorni. Finchè ti ritrovi lì a desiderare di vivere una felicità autentica, nonostante un viso sfigurato, ed una strada molto dura da riprendere dopo aver dato l'ultimo addio alla grande illusione, quel momento che vale per sempre il senso di esserci, l'ultimo bacio nel vento sotto i riflessi di un cielo vaniglia.
"...Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente. Ti ritroverò in un'altra vita, quando saremo tutti e due gatti..."
Stai per lasciarla per sempre e tornare alla vita reale, prima di compiere il balzo ed il volo, vincendo la paura del vuoto, delle vertigini, e ti lascerai raccogliere da quel meraviglioso cielo vaniglia che piaceva a tua madre. E tutto riafforerà agli occhi nell'istante della tua scelta, prima di posarti su un nuovo suolo, di un altro tempo.
"...Rilassati David. Apri gli occhi..."
 
La critica rimase delusa, ma a me piacque molto questo film. Soprattutto per le musiche e le atmosfere, ma oggi mi sento un tantino prosciugato per le recensioni canoniche. Meglio immergersi nel Monet.

Nell'immagine: Claude Monet,
La Seine à Argenteuil.
Le frasi in corsivo sono tratte dal film Vanilla Sky, di Cameron Crowe, 2001.

2 commenti:

  1. Allora è proprio vero che "i fiori nascon da soli..." ;-)

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  2. Perchè? sono estremamente insoddistatto di questo post. Mi sta passando la voglia di scrivere...

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