mercoledì 26 settembre 2007

Alcor's Psychedelic Dawn


La nebbia che ha spento le stelle ha serbato per me l'ennesima notte d'affanno. Tra nuvole stanche crollate al suolo ed una terra elevata che ne ha penetrata la coltre grigia, mi sono lasciato irretire da quella morsa di freddo e pioggia. Uno stormo di corvi ha abbracciato il canone sciolto di un'alba sfumata nella notte che ancora striscia ferita ed incapace di rialzarsi. Appesa al fardello di minuti scanditi  per dovere di presenza, per imposta necessità di timbrare l'orario d'apertura e chiusura di un giorno inutile, per timore che il Leviatano porga con brio la missiva di licenziamento.
Nel sogno che mi spalancava le incrostate porte dell'alba conoscevo la sorte che mi attendeva, eppur restavo fatalmente ad attenderla quasi con ardore. Poi è giunto il pifferaio a destarmi. Ascolto quel ricamo di fiato avvilupparsi intorno al silenzio che precede l'apertura delle palpebre, approfondisco ogni istante prima di farmi inondare dalla luce spossata, tengo stretti tra le unghia gli attimi del buio fresco e riposante. Inchiodo un respiro a quell'istante, e nella pausa tra un vento che bevo ed un altro che sputo, mi sembra di non esserci più e di volar via lontano.





Echoes - part II (1971)

PINK FLOYD - LIVE AT POMPEI 1972


L'albatro è immobile sospeso nell'aria,
e giù nel profondo dei flutti
in labirinti di caverne coralline
l'eco di un tempo remoto giunge
tremante attraverso le sabbie,
ed ogni cosa è verde sotto il sole;
e nessuno ci mostra la terra,
e nessuno conosce i dove o i perché
ma qualcosa è all'erta, qualcosa si muove
e comincia a salire verso terra

Stranieri attraversano la strada
e per caso due sguardi diversi si incontrano,
ed io sono te, e ciò che vedo in te sono io,
ti prenderò per mano per guidarti nel paese,
ma aiutami a comprendere al meglio che posso
Nessuno ci chiama a vedere l'alba,
nessuno ci fa abbassare gli occhi,
nessuno parla, nessuno cerca,
nessuno vola intorno al sole

Tranquilla ogni giorno ti offri
ai miei occhi che si destano,
m'inviti, guardandomi, ad alzarmi,
e dal muro, attraverso la finestra
arrivano ondeggiando su ali di raggi di sole
un milione di ambasciatori splendenti del mattino
e nessuno mi canta una ninna nanna
e nessuno mi aiuta a chiudere gli occhi
così spalanco le finestre
e nuoto fino a te, attraverso il cielo




(Waters, Wright, Mason, Gilmour, "Echoes", Meddle, 1971)



Libera traduzione by Alcor.





5 commenti:

  1. cavoli...

    brivido nella schiena

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  2. C'è una spiegazione semplice a tutto questo... ieri notte in preda all'insonnia ho visto la registrazione di Ballarò, e c'erano Mastella e La Russa. Ecco il risultato... maledetti!

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  3. Te l'ho detto che Rai Tre ti disturba... (fortuna che m'avevi detto dell'irruenza del video...ho abbassato l'audio ma si sono girati tutti lo stesso!)

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  4. AllStars! Ogni tanto ti degni di venire a farmi visita! Impara a spalancare le pupille quando leggi... i colleghi tutti che si sono girati ti hanno fatto i complimenti per la musica che stavi ascoltando grazie a me?

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  5. ...c'è stata un'ovazione!

    (stendiamo un velo pietoso sul mio leggere fischi per fiaschi....)

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