venerdì 31 agosto 2007

Guardiamo il cielo

Ne avevo accennato domenica scorsa. Inizierò un nuovo modo per parlare di stelle. Pensavo che queste interessassero a pochi o a nessuno; ma mi sono piacevolmente sbagliato. Così in quest'attimo di pausa dal grigio e quotidiano lavoro, voglio guardare il cielo ed aiutarvi a guardarlo. Con gli stessi occhi di quando iniziai, da bambino. Comincia un nuovo viaggio, uno dei tanti. E devo ringraziare una persona dentro se ho il desiderio di farlo. E non solo di quello.

Roma, 31 agosto 2007, ore 22:00, orizzonte nord


Comincia questo viaggio tra dimensioni celesti e un sogno alle spalle della stella di ognuno di noi.
La mappa del cielo offre una visione completa sul moto della volta celeste durante le settimane, in questo appuntamento invece mi soffermo su porzioni di cielo particolari.
Ed in questo viaggio, come in ogni viaggio, si parte da casa. E la mia casa è lì a nord: l'Orsa Maggiore (UMa). Per non intasare l'immagine, la cui qualità non è delle migliori, ho indicato le sigle delle costellazioni. I nomi delle stelle principali sono ovviamente quelli in giallo. Guardate a Nord, non è molto alto sull'orizzonte e lo riconoscete abbastanza facilmente persino in città, il Grande Carro e le sue sette stelle. Ci sono anche io: nascosto, accanto a Mizar c'è Alcor, inscindibili. Individuato il Grande Carro osservate le stelle Merak e Dubhe, ed immaginate di prolungare il segmento che le unisce come nell'immagine è indicato dalla freccia rossa. Incontrerete un stella non eccessivamente luminosa in un regione poco densa di stelle appariscenti, è lei la Stella Polare. La Polare, dell'Orsa Minore (UMi). Trovata la Polare, con qualche difficoltà se siete in ambiente illuminati potrete individuare l'intero Piccolo Carro.
Artemide trasformò la ninfa Callisto in un'Orsa perchè aveva giaciuto con Zeus perdendo la verginità, il figlio nato da questi, Arcas durante una battuta di caccia stava per uccidere la madre. Allora Zeus per salvare entrambi li collocò in cielo, il piccolo Arcas divenne l'Orsa Minore. Tra le due Orse, se ben individuate si snoda la costellazione del Dragone (Dra) anche essa molto facile da individuare. Ma torniamo sulla Polare. Questa stelle indica il Polo Nord celeste, ovvero la proiezione immaginaria nel cielo dell'asse di rotazione terrestre. Come la Terra durante il giorno ruota intorno al suo asse, così la volta celeste ruota apparentemente intorno alla Stella Polare. Le costellazioni prossime a questa stella che hanno una distanza angolare da questa inferiore alla declianzione (latitudine) della Polare sono intramontaili.  Ruotano intorno alla  Polare ma sono sempre visibili durante l'anno. Così è per l'Orsa Maggiore, il Dragone, Cassiopea (non si vede nell'immagine) e Cefeo (Cep).
Torniamo al Grande Carro. E poniamo l'attenzione sulle tre stelle che ne compongono il "manico": Alioth, Mizar e Alkaid, prolunghiamo con lo sguardo la traiettoria indirizzata da queste tre stelle e incontriamo una delle stelle più luminose del cielo boreale: Arturo, costellazione del Bootes (Boo). Arturo vuol dire "cacciatore di orsi" ed è appunto collocato nei pressi delle due Orse; inoltre la figura dell'orso è sempre stata associata a quella di Re Artù. Arturo, la Polare e Vega formano una specie di triangolo isoscele. Vega è la stella più luminosa del cielo boreale. Per individuarla d'estate basta alzare gli occhi al cielo, in alto, e provare ad individuarla tra gli astri più luminosi. Naturalmente non è agevole rintracciarla nella precedente immagine. Meglio se date uno sguardo alla mappa del cielo e individuate il triangolo estivo: Vega, Deneb e Altair. Ma questa sarà la materia della prossima puntata. Accanto alla costellazione di Bootes vedete quella della Corona Boreale (CrB), che spicca molto bene nelle notti buie, così come Ercole (Her).
Come inizio del viaggio mi fermo qui. Questa voleva essere solo un tappa introduttiva. A presto

2 commenti:

  1. ...Io ormai ci rinuncio... Vedo solo il carro e basta, di notte; sono un caso disperato.

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  2. Mi vien voglia di salire su in Lombardia a farti vedere quant'è facile! Prova a trovare Arturo e la Stella Polare almeno. Si capisce, credo, abbastanza bene dall'immagine!

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