martedì 28 agosto 2007

The Final Cut



Attraverso le lenti a occhio di pesce


di occhi bagnati dal pianto
riesco a malapena a dar corpo a quel preciso momento.
E ben lontano da elevarmi verso cieli azzurri e puri
precipito a spirale in questo buco sottoterra
dove mi nascondo.


Se passate oltre il campo minato sulla strada
se scampate ai cani,
e se ingannate il freddo occhio elettronico,
e se ce la fate ad evitare il fucile nell'entrata,
usate la combinazione, aprite la cassaforte,
e se ci sarò, vi dirò cosa c'è dietro il muro.




C'è un ragazzo che ha avuto una grossa allucinazione
facendo l'amore con le ragazze sulle riviste.
Si chiede se dormite con la vostra nuova fede.
Qualcuno potrebbe amarlo?
 O si tratta solo del sogno di un pazzo?




E se ti mostro il mio lato oscuro
mi stringerai ugualmente questa notte?
E se ti apro il mio cuore
e ti mostro il mio lato debole,
che cosa farai?
Venderai la mia storia ai Rolling Stone?
Porterai via i bambini e mi lascerai solo?
E sorriderai per rassicurarmi
mentre telefoni sottovoce?
mi farai fare le valigie,
o mi porterai a casa con te?


Pensavo di dover mettere a nudo i miei sentimenti.
Pensavo di poter strappare il mio sipario.
Tenevo il coltello con le mani tremanti
pronto per farlo ma poi ha suonato il telefono,
e non ho mai trovato la forza per dare il taglio finale.

(Waters)




traduzione tratta da: www.pink-floyd.it, rivista e corretta da Alcor.


La radio della mia auto l'ha urlata stanotte... tra le strade deserte di case assopite. Di gente assorta nel sonno o nei sentimenti, o nei rimpianti, o nei tradimenti. Alla ricerca del domani. Io un domani l'ho messo a tacere, uno fra i tanti possibili, che adesso non m'appartiene più. Tra le lacrime. Mentre infuriavo tra strettoie e vicoli bui di un'impervia collina. E la pallida luna contemplava in silenzio la rabbia. Mescolavo la mia voce a quella di Waters. Non ho un cavallo bianco da cavalcare... solo un freddo mostro di lamiera di metallo e gasolio. Ma dai finestrini aperti nel vento che spirava dal mare che ho alle spalle fino al mare che ho di fronte, sarebbe fuoriuscita ugualmente la lacrima. Ma non c'è rugiada nella notte fredda. E nell'asfalto calpestato non cresceranno gigli né ginestre. Benchè tremi ancora la terra ai miei piedi.

5 commenti:

  1. Ci sono canzoni adatte per ogni stato d'animo.

    Parli di lacrime e rabbia, parli di viaggi in auto con l'autoradio a palla...

    come ti capisco, e come trema la terra sotto i miei piedi...

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  2. Eh sì caro gufo.... è pazzesco come quasi ogni sillaba di questa canzone sia perfetta per descrive il momento...

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  3. E a volte vorresti essere tu stesso ad averle scritte... e usi quelle parole come mantra e come guida.

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  4. La musica di Final Cut non l'ho mai digerita molto, ma devo ammettere che i testi sono di un'altro livello.

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  5. Già è proprio così Andy, The Final Cut è una specie di lungo commiato che di musicale ha ben poco.

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