sabato 7 maggio 2011

Dead Flowers


E giungono quei mattini in cui è evidente che qualche pandemia nevrotica stia dilagando tra i cani e i gatti.



Il tasso di mortalità per disattenzione nell'attraversamento stradale di questi docili mammiferi sta avendo un'impennata impressionante.



 



In queste giornate in cui ci si sveglia alle 6.00, e ad accoglierti nel  rinnovato mondo c'è la nomina di nuovo sottosegretario, il mio pensiero si biforca.
Una metà di esso corre spedita verso il barattolo della marmellata segregato nella credenza; l'altra metà corre attraverso le pianure del Tennessee, superando in un sol colpo le agende, i rasoi, le cravatte, i tuoi sorrisi esteri e gli sguardi languidi. Il portafogli e le assemblee, le decisioni e le dimissioni.



In questi giorni in cui basterebbe soltanto farsi indossare un bicchiere di vino, piace pensare che in fondo, tutto potrebbe essere limitato a far passare un po' di acido muriatico sulla democrazia.

Ad essere ingordi ci accontenteremmo di credere che verrà un giorno in cui i polmoni potranno essere sostituiti come i filtri dell'olio-motore, e che sarà abolito il monopolio di stato sui tabacchi.

Restiamo Umani. Troppo umani.



Take me down little Susie, take me down
I know you think you're the Queen of the Underground
And you can send me dead flowers every morning
Send me dead flower by the mail
Send me dead flowers to my wedding
And I won't forget to put roses on your grave

5 commenti:

  1. Qui anche i ricci stanno gridando all'olocausto.
    In comenso la micia a tre zampe canta vittoria...

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  2. è la primavera.
    e tutto quello che essa provoca.
    ne siamo tutti vittime. tutti.

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  3. vi piace fare le vittime!

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