venerdì 11 gennaio 2008

Guardiamo il cielo



Quando avere gli occhi aperti diventa un fardello troppo grande, quando oltre alla bocca vorrei che ogni singola testimonianza della mia persistenza si vaporizzasse in un lampo, meglio guardare ciò che non tradirà mai. Le mappe del cielo non si sono estinte, devo soltanto risolvere un piccolo problema di software, se ci riesco.
Intanto, prima di andarmene, lo sguardo al cielo lo rivolgo ancora. Al Triangolo d'Inverno, che possa congelarmi il cervello!




A qualsiasi ora della sera, l'ora in cui le promesse fanno più male, il triangolo è là, guardate da est a sud. E incrociate lo sguardo con stelle tra le più luminose della volta celeste. Un brivido blu fenderà gli occhi e bucherà il vostro sguardo, è Sirio, e non potrete sbagliare nonostante Luna o nebbia potrebbero ottenebrare la vista. Da Sua Maestà Sirio la stella dei faraoni d'Egitto, alzate lo sguardo verso sinistra e incontrerete un'altra perla del sidereo silenzio. E' Procione del Cane Minore (prokyon: prima del cane) dal fatto che precede Sirio nel cielo terrestre. A completare questa trinità c'è la principessa d'Orione, Betelguese, fulgido astro dalla chioma dorata, il suo nome deriva dall'arabo Yad al-Jawz, "mano del centrale", indicando la sua posizione nella costellazione di Orione. Poiché è anche la prima stella di Orione a sorgere, gli antichi scrittori l'hanno anche chiamata "l'annunciatore".


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