martedì 5 agosto 2008

Caos Calmo


Non bisogna scordare mai che il tempo scorre in un verso solo, e ciò che si vede ripercorrendolo all'indietro è fuorviante. Il tempo non è un palindromo: partendo dalla fine e risalendolo all'indietro tutto sembra assumere significati diversi, inquietanti, sempre, e non bisogna farsi impressionare da queste cose.

E quando tornerò, anche dopo una lunga attesa, non sarò mai identico a colui che si pensava d'aver salutato. Per questa ragione la coerenza è solo un feticcio per legare una persona ad un ricordo, che non è per forza reale. Non sarò mai lo stesso uomo, né lo sarà nessun altro mai. Ciò rende interessante una persona, diversamente da un monolite che si corrode col tempo.
Io cambio poco, ma cambio. Perché siamo noi, e siamo assorbiti da quel che ci assorbe.
Vedremo tanti posti e sperimenteremo odori sempre nuovi, ma solo entrando nella vita della gente estranea che ci capita per caso, nei posti più strambi, che visiteremo davvero posti nuovi. Non fuori, non nel prato che ricresce sempre verde e uguale nelle primavere identiche di un anno inesistente. Ma dentro lo specchio di noi stessi che si ritrova nella esistenza degli altri.
La nostra coscienza, come la coscienza di Alcor, non esiste per noi stessi, ma è in ogni cosa fuori.

Tutto fuori, vagabondo.

La maschera regge fino ad un certo punto. Leggera leggera, si bagna la fiamma, rimane la cera... aspettando una specie di botta.

4 commenti:

  1. ...le mani scrivo da sole...solo due cose:

    1. PANTA REI

    2. ..Bersani (Samuele)...grande scelta...grandi parole...grande canzone...

    E ora i miei saluti, signori!

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  2. la botta è già arrivata. che aspetti?

    almeno...il libro, dice in sostanza questo.

    :)

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  3. E scusa, e gli amici che ci stanno a fare?

    Io una bottarella te la darei assai volentieri, lo sai...


    Ps: sono felice di leggere queste righe. E, paradossalmente, di non essere io quella botta.

    Abbracci

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