domenica 25 maggio 2008

Honey dreams







Eccoci qui, abbiamo finalmente con noi R. Dobbiamo far presto perché deve andare ad un altro dibattito.
Se qualcuno vuole approfittare per fare qualche domanda può venire qui, abbiamo un microfono... Bene. Come lavora R.? Senza uno schema narrativo, senza una trama definita e con personaggi improvvisati che si identificano totalmente nelle problematiche della storia, o se vogliamo della "non-storia", laddove non esiste alcun intreccio; non c'è un inizio né una fine, ma una specie di zoom introspettivo e retrospettivo addosso a personaggi inseriti in situazioni fittizie
che usano la letteratura per fare auto-analisi... A voi la parola:

- ...E il prossimo!? E il prossimo??? Sono anni che campi di rendita! Sempre gli stessi argomenti: i giovani, la politica, l'infanzia, l'incomunicabilità, il muro, la solitudine, l'inganno! Devi cambiare, è obbligatorio! Ma a chi vuoi che gliene importi di questo tuo nuovo linguaggio? Di questi tuoi strani esperimenti esistenziali! Di queste pratiche intellettualistiche, anticonvenzionali, masturbatorie? Io per me non ci capisco niente... Pensi di essere competitivo così? Se sei contento te! Questi tuoi racconti, queste tue storie, prova a farle leggere ad una stagista bergamasca, ad un portantino molisano, o ad un avvocato calabrese... ti ci porto io...

- Io volevo intervenire... Volevo chiedere una cosa ad R.

Puoi venire qui, da lì non ti si sente.
- Ma io mi vergogno....

Ma qui c'è un microfono...

- Ma no, volevo solo chiedere a R., ma con queste tue storie, con questo tuo blog, che tipo di riscontri hai? Pensi che chi ti legge ti possa apprezzare?

R.: Ma, è difficile quantificare... penso di sì, non saprei... non me ne curo poi così tanto...

- Ma i personaggi di queste tue storie sono tutti personaggi borghesi, il professore, l'attore... il politico, il pilota di go-kart, il musicista... ma non ci sono operai, proletari, immigrati clandestini? C'è troppa gente apparentemente per bene, nessuno si droga, nessuno si suicida, niente stupri, nessuno ammazza qualcuno, ma in che mondo si muovono questi individui di cui parli?

R.:  Veramente io penso che le problematiche siano...

- Ma lei crede veramente che la narrativa sia affar suo? Non ha mai pensato di darsi a qualche passatempo più costruttivo, che ne so... andare a puttane, ad esempio? Lei parla della gente... ma andiamo... se le persone fossero tutte così come lei le descrive... Lei sarà così!!! Lei ci sta parlando sempre dei fatti suoi!!! Delle sue esperienze personali peraltro molto limitate. Ma la sua scrittura non è rappresentativa della vita delle persone!!!

R.: Infatti... io non voglio rappresentare nessuno. A malapena rappresento me stesso.

- Ma la gente che legge queste cose si annoia! Dopo una giornata di lavoro, di studio la gente ha bisogno di divertirsi, di rilassarsi... di leggere frasi meno complesse, vocabili che non trapanano la vista... la gente cerca storie d'amore tra quindicenni che finiscono bene... di peste, corna e pettegolezzi... di lucchetti appesi alle ringhiere arrugginite dei ponti, dei messaggi coi cellulari. Una forma di comunicazione di tipo prepuberale... Ecco non ci sono molti cellulari nei suoi racconti... lei è retrodatato. Si muove ancora con la carta igienica appesa al deretano... Lei è vecchio, lei è nato vecchio!!! Se penso a lei il mondo mi ritorna in bianco e nero... Ma basta... è arrivato il momento di cambiare... non c'è un futuro, lei deve adeguarsi se vuole sopravvivere, ma c'è almeno una donna che ti fila quando parli in quella maniera? Ma non ti vergogni?

R.: Ma io penso che sia necessario recuperare una certa chiarezza nel linguaggio, una certa trasparenza... sincerità, per quello che è possibile...

- Ma che cosa crede che possa essere possibile, lei? Ma ci prende in giro? Pensa che noi non sappiamo come lei vive, cosa fa la sera, che razza di posti ridicoli frequenta... ma lei si diverte? Lei vuole bene a qualcosa? C'è una qualche forma di sentimento dietro quella rigida maschera nuda?

R.: Ma io sono qui a parlare del mio lavoro, della mia scrittura, che c'entra quello che faccio e come vivo? Che cosa si sta giudicando?

- Eh... lo sappiamo noi, lo sappiamo! Da quanto tempo è che lei non va con un donna? Lei non sa ballare, canta come un campanello etrusco riesumato tra i colli aretini... e poi con quell'accento irrecuperabile... ma a cosa crede di servire? E poi, per favore... ma come si veste, con quella pietosa coppola di tweed in testa fino ad aprile... crede di stare nella periferia dei Dubliners?
- Ma ha letto l'ultimo libro di ****** pieno di frasi fatte, luoghi comuni, situazioni tipiche, una vera chicca... Questi intellettuali invece ci hanno stancato, ma a chi vuole che interessino più?
R.: No non l'ho letto, anche se mi farebbe passare la stitichezza potrebbe farmi venire l'ulcera. E poi a me gli intellettuali piacciono invece, tanto. - Ma lei legge quello che scrivono gli altri?

R.: Ehm, non molto sinceramente...

- Ecco si faccia un giro qualche volta, lo sa quanti ce ne sono migliori di lei che si vanno lamentando del mondo? Lei non è originale... lei è superato, lei deve farci ridere! Ad esempio, un po' di Claudio Baglioni, di Eros Ramazzotti ogni tanto non guasterebbe, potrebbero darle una qualche maggiore  possibilità con i giovani...

R.:
(conato di vomito all'udire quei nomi) Ve lo meritate voi Eros Ramazzotti...

Ma ecco, ora che abbiamo ascoltato questi interventi possiamo chiudere qui il nostro dibattito e ringraziamo R. per averci fatto compagnia in questo bel pomeriggio di ultima domenica di maggio...
R.: ...Ma veramente io volevo dire ancora qualcosa...

Non c'è più tempo, non c'è più tempo... passiamo al prossimo autore che quest'oggi ci viene a trovare, e con il quale saremo lieti di chiacchierare sulla sua ultima produzione narrativa. Salutiamo il fenomeno letterario del momento, colui che aspettavate davvero con ansia: Andrè KissMeSoftly! Che ci parla dei suoi ultimi due capolavori: "Qualcuno volò su quella mattonella di piazza S.Oronzo dove mi sono appoggiato per mandarti il primo messaggino", e dell'acclamatissimo successo "Magna Chat"!!! Ecco a voi, signore e signori, il vostro amatissimo Andrè...

STANDING OVATION



3 commenti:

  1. secondo me gli avvocati calabresi apprezzano. Almeno quelli trapiantati...

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  2. dite a R. che mi piaceva di più il post di prima ;-)

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  3. #1 - Alcuni quasi anonimi hanno il conflitto di interesse.


    #2 - R. ne resterà oltremodo straziato... ne sono pressoché convinto.

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