domenica 30 marzo 2008

De Pulcherrimae pedibus




- I miei ricordi più lieti sono sempre fatti di giornate come queste mia cara...



-…a ridere come gli alienati?



- A ridere, non importa dove e come, ma con chi... Ma basta ora, ti sto lodando troppo, sennò sembro Bonaiuti con Berlusconi.


- Veramente stavo pensando a Emilio fede. Ma meglio Bonaiuti, forse.



- Decisamente meglio mademoiselle, Bonaiuti è più intenso… e questa cosa va ben ponderata (se lo capisce...)



- è il fatto di sentire me medesima paragonata a Berlusconi in entrambe le analogie che mi distrugge. Intanto io ho più capelli, poi sono più alta, e meno “lampadata”, (mica per altre ragioni, eh)



- E perché io? Comparandomi a Bonaiuti ci faccio una figura di lusso, vero? Il lardoso lecchino con la gobba, a far da ombra al boss, ad allacciargli le scarpe quando queste si sciolgono… Mio dio… se non fossi tu la mia “Berlusconi”, mi sarei ammazzato…



- E tu mi allacceresti le scarpe? Sul serio? Non porto le scarpe coi lacci di solito, che peccato…




- Sono indeciso se risponderti alla maniera Pulp o se fare il “Petrarca”….




- Il Pulp… e poi tamponi col Petrarca. Tanto in entrambi i casi, lo so che sei tutti e sei nessuno…




- (Costei la adoro…) Vai col Pulp: “Coi tuoi piedi ci farei qualsiasi cosa...”




- mmm…




- Ed ora vai col Petrarca: “solo allacciarle le scarpe, mia dama? Per te bacerei la terra sotto i tuoi passi per farti posare sul mio amore...



- …...........



- Che ne pensi? Meglio il Pulp o Petrarca?




- Ovviamente il Pulp, però mi riservo di tornare al bivio e optare per il Petrarca qualora tu volessi fare cose turpi coi miei piedi, che poi si parlava di scarpe, e tu subito pensi ai piedi… La metonimia ce l'hai nel sangue!




- (Ho udito bene? Metonimia!? Le mie difese son già crollate, porca……………)



- Sei una figura retorica pensante! monsieur!



- Sono una figura... un figurino, un figurante, e a volte, una figuraccia...



- …altre un figurone…



- mmm… questo non saprei...



- Sono gli altri che lo decidono, infatti, a seconda di quanta pena gli facciamo. Voglio sottolineare che non è un modo subdolo per dirle che mi fa pena, (so che lo sta pensando…)



- ... e anche se fosse... ormai... (cristo, no….)



- Ormai che?



- Niente, è un normale intercalare tipicamente decadentista, me lo ha insegnato Arthur. R. (... cavoli…)



- Ma che succede?



- No, niente… (accidenti…)



- Ma che hai?



- Non ti preoccupare, è un insolito formicolio… (Eh, se tu sapessi… ). Dicevamo? Ah, sì! Ma che belle scarpette…


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