venerdì 4 settembre 2009

Dirty world

- Alcor, ma tu sei troppo... composto... pantaloni, camicia, giacca. Non un tatuaggio, non un pezzo di ferro che ti trapassa qualche membrana...

- Però ho gli occhiali sporchi, se ti interessa.


Lady MacBeth era una gran puttana.
Faceva freddo, il mio giubbotto assicurava una nobile funzione non su di me, il count down galoppava, avevo fame, ed avevo gli occhi vigili.

L'iconografia classica raffigura lo spirito santo come una bianca colomba spurgata dal cielo, avvolta in un fascio di luce, latrice di multiliguistiche virtù.

Non avrei mai pensato che avesse  potuto assumere le sembianze del mio grigio F train, sbucato da una galleria con le mattonelle divelte dalla muffa ottocentesca, e il ritorno alla lingua madre.

Dio è più ironico di me. Per questo non lo sopporto.
Sono abituato a vincere facile, o quanto meno a giocarmela ad armi pari. Ed io non ho il potere di cagionare cose meravigliose come il diluvio universale, il genio di Wagner, e qualche edizione limitata di eredi della costola di Adamo.

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