sabato 9 febbraio 2013

Ucronia

Lei gli si accostò, consapevole che sarebbero state le loro ultime parole. Lui le prese la mano sinistra e cominciò a guardarle le dita.

Fece intuire di volerle dire qualcosa di molto riservato, così lei si avvicinò ancor più a ridosso della sua bocca. Potette ascoltare le sue parole sottili per lo scarso fiato che soccorre il giusto coraggio per pronunciare domande lunghe un'intera età.
Le accarezzava il penultimo.

- che cosa nascondi?

- che importanza ha ormai? Stai morendo.

- è da tutta la vita che sto morendo. Che cos'è questo?

- è una promessa non nostra che andava al di là di ogni cosa. Non tutta la mia vita ti sarebbe appartenuta.

- c'è mancato poco che tutto questo non sarebbe accaduto mai. 

- è come scegliere di perdere un treno.

- siamo stati vittime di una coincidenza, ogni attimo è una fecondazione bizzarra.

- è stato ciò che è riuscito a sopravvivere.

- ma noi non moriremo mai del tutto.

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