oh alcuccio mi fa piacere che ti piacciano dei film così forti dal punto di vista del loro spessore!
questo film è pieno di simbolismi e solamente guardandolo più e più e più e più volte si possono carpirli tutti, una volta che sono stati carpiti però c'è il problemone: interpretarli. Ecco per quanto miriguarda io interpreto questo film in questo modo: siamo tutti prigionieri di noi stessi, siamo noi stessi il frutto delle nostre paure, paure di cui prendiamo coscienza solamente una volta che si è grandi ecco perchè truman scappa in età adulta,prima non aveva forza psicologica per farlo.
E perchè fa fatica? fa fatica perchè noi stessi ci opponiamo a noi stessi solo affrontando la nostra psiche possiamo creare un foro entro cui passare il mare che truman attraversa può essere liberamente interpretato come la nostra volontà che vacilla quando dobbiamo prendere la grande decisione : liberarci dalle paure cioè da noi stessi, le onde rappresentano quindi i ripenamenti che vanno avanti ed indietro su e giù, solo chi è forte sopravvvvvivvve ed ottiene la libertà in questo caso rappresentata da una porta.
quindi io il dio che ha creato truman nonlo interpreto come un qualcosa di divino, eden o altro, lo interpreto come il nostro io + profondo che ci ostacola perchè noi siamo fatti soprattutto di pensieri incosci + che consci e l'incoscio agisce per noi !
io lo interpreto così non è importante trovare un'interpretazione oggettiva ilbello di questi film è proprio questo! ognuno ci trova quello che vuole, l'importante è fare pensare!!! nn fare pensare una cosa sola, pensare a 360°! e se lo si fa, indipendentemente da quello che si ottiene dal nostro ragionamento, già è una buona cosa! perchè quello che è certo è che la pochezza mentale dilaga!!!!
Lo so che sei tornata... ma si possono citare tantissime cose, la storia è un papiro infinito carico di parole talvolta senza senso... Io cito quei pensieri che mi hanno fatto compagnia... gli stessi che scriverei io, se potessi rinascere da solo in un mondo disabitato e senza una storia alle spalle. Mi uccideranno? Forse lo hanno già fatto...
E' un bellissimo film, mi piacque molto anche se al pari de "L'idiota" di Dostoevskij, dovrei recuperarlo dal mio passato. Lo vidi appena uscito al cinema, circa 8/9 anni fa. E non amo molto lanciarmi in commenti su ciò che ricordo vagamente. Tuttavia ripeto, mi piacque, e questo volevo dirlo. E' che in realtà, mi chiama anche in causa questo film... sai, io mi occupo di marketing attualmente... e sai cosa amo del marketing? Ok, tante cose... è un ambito dinamico e tutto il resto... ma una cosa che mi affascina in particolar modo, è che apprendere le tecniche di marketing è come frequentare un corso di magia. Ti accorgi mano a mano che dei colori, una scritta con un carattere anziché un'altro, una frase, un'intonazione, una specifica distribuzione della punteggiatura all'interno di un testo... sono tutti ingredienti per il tuo incantesimo, con cui puoi influire sulla mente delle persone. Se non sei bravo, fallisci. Ma puoi decidere di non arrenderti e in fondo il marketing è anche questo: costruire e costruirsi e costruire la propria arte giorno dopo giorno, ripartendo dai fallimenti quanto dalle piccole vittorie. Poi magari non ci sei proprio portato, e se al contrario sei dotato di una certa predisposizione, è ancora più stimolante.
Mi sto di nuovo perdendo in parentesi... quel che volevo dire, è che occupandomi di marketing, non mi sento di differenziarmi né tanto meno di criticare i "cattivi" di questo film... forse sono anch'io una "cattiva". Ma sono anche il protagonista del film. Posso vivere quel film guardandolo con gli occhi di entrambi i ruoli. Se posso permettermi un suggerimento, prova a rivederlo, e prova a farlo ponendoti nell'ottica del "cattivo". Si aprono molte più porte, non restando sempre fermi dal proprio lato del fiume.
oh alcuccio mi fa piacere che ti piacciano dei film così forti dal punto di vista del loro spessore!
RispondiEliminaquesto film è pieno di simbolismi e solamente guardandolo più e più e più e più volte si possono carpirli tutti, una volta che sono stati carpiti però c'è il problemone: interpretarli. Ecco per quanto miriguarda io interpreto questo film in questo modo: siamo tutti prigionieri di noi stessi, siamo noi stessi il frutto delle nostre paure, paure di cui prendiamo coscienza solamente una volta che si è grandi ecco perchè truman scappa in età adulta,prima non aveva forza psicologica per farlo.
E perchè fa fatica? fa fatica perchè noi stessi ci opponiamo a noi stessi solo affrontando la nostra psiche possiamo creare un foro entro cui passare il mare che truman attraversa può essere liberamente interpretato come la nostra volontà che vacilla quando dobbiamo prendere la grande decisione : liberarci dalle paure cioè da noi stessi, le onde rappresentano quindi i ripenamenti che vanno avanti ed indietro su e giù, solo chi è forte sopravvvvvivvve ed ottiene la libertà in questo caso rappresentata da una porta.
quindi io il dio che ha creato truman nonlo interpreto come un qualcosa di divino, eden o altro, lo interpreto come il nostro io + profondo che ci ostacola perchè noi siamo fatti soprattutto di pensieri incosci + che consci e l'incoscio agisce per noi !
io lo interpreto così non è importante trovare un'interpretazione oggettiva ilbello di questi film è proprio questo! ognuno ci trova quello che vuole, l'importante è fare pensare!!! nn fare pensare una cosa sola, pensare a 360°! e se lo si fa, indipendentemente da quello che si ottiene dal nostro ragionamento, già è una buona cosa! perchè quello che è certo è che la pochezza mentale dilaga!!!!
Sao, sono tornata ieri...
RispondiEliminaForse il "citazionismo" ti ucciderà... Ma è sempre bello leggerti!
Lo so che sei tornata... ma si possono citare tantissime cose, la storia è un papiro infinito carico di parole talvolta senza senso... Io cito quei pensieri che mi hanno fatto compagnia... gli stessi che scriverei io, se potessi rinascere da solo in un mondo disabitato e senza una storia alle spalle. Mi uccideranno? Forse lo hanno già fatto...
RispondiEliminaNon credo che tu sia già morto... Affatto.
RispondiElimina... dipende dai punti di vista...
RispondiEliminaA presto... :-)
RispondiEliminaGrazie AllStars, per tutto quanto, di cuore...
RispondiEliminaIl film non lo conosco, ma vedendo che la colonna sonora porta il nome di una colonna vivente ovvero Philip Glass, prima o poi ci darò un'occhiata.
RispondiEliminaSe avete il coraggio di ascoltare Einstain on the beach quadruplo disco di musica minimalista vuol dire che avete un'orecchio veramente fino.
Ne ho sentito parlare di Einstein on the beach, e cercherò di procurarmelo. Daccela un'occhiata al film, la merita.
RispondiEliminaE' un bellissimo film, mi piacque molto anche se al pari de "L'idiota" di Dostoevskij, dovrei recuperarlo dal mio passato. Lo vidi appena uscito al cinema, circa 8/9 anni fa. E non amo molto lanciarmi in commenti su ciò che ricordo vagamente. Tuttavia ripeto, mi piacque, e questo volevo dirlo. E' che in realtà, mi chiama anche in causa questo film... sai, io mi occupo di marketing attualmente... e sai cosa amo del marketing? Ok, tante cose... è un ambito dinamico e tutto il resto... ma una cosa che mi affascina in particolar modo, è che apprendere le tecniche di marketing è come frequentare un corso di magia. Ti accorgi mano a mano che dei colori, una scritta con un carattere anziché un'altro, una frase, un'intonazione, una specifica distribuzione della punteggiatura all'interno di un testo... sono tutti ingredienti per il tuo incantesimo, con cui puoi influire sulla mente delle persone. Se non sei bravo, fallisci. Ma puoi decidere di non arrenderti e in fondo il marketing è anche questo: costruire e costruirsi e costruire la propria arte giorno dopo giorno, ripartendo dai fallimenti quanto dalle piccole vittorie. Poi magari non ci sei proprio portato, e se al contrario sei dotato di una certa predisposizione, è ancora più stimolante.
RispondiEliminaMi sto di nuovo perdendo in parentesi... quel che volevo dire, è che occupandomi di marketing, non mi sento di differenziarmi né tanto meno di criticare i "cattivi" di questo film... forse sono anch'io una "cattiva". Ma sono anche il protagonista del film. Posso vivere quel film guardandolo con gli occhi di entrambi i ruoli. Se posso permettermi un suggerimento, prova a rivederlo, e prova a farlo ponendoti nell'ottica del "cattivo". Si aprono molte più porte, non restando sempre fermi dal proprio lato del fiume.