Antologia di una tipica serata di Hominēs Sapientēs d'aujoud'hui.
In onore di chi sghignazza dicendo che frequento troppi intellettuali, solo perchè sovente passo le notti di sabato sera al cinema a vedere film come Il DIVO.
Non dico "ti voglio bene" perché sto cercando di guarire dall'uso improprio delle parolacce, ma prefigurati qualcosa che vada in tal senso, nel suo significante. Anche se spesso ti meriteresti un pessimo "tvb".
Il mio Johnnie Walker ci stava comunque bene sotto a quell'elaborato simil-post-fascista.
Prologo: Alcor e la sua cara amica. Telefono.
Amica: Alcor, che hai deciso? Devi uscire? Io sto arrivando...
Alcor: (ma non era fidanzata costei, che vuole?) Ma avevamo un appuntamento?
Amica: No, ma sto arrivando, tu dove stai?
Alcor: A casa...
Amica: Tra un po' sono arrivata lì, in piazza.
Alcor: Vabbe', ma dobbiamo andare da qualche parte?
Amica: Non lo so.
Alcor: Va bene, non andate da nessuna parte finché non arrivo io. Tra dieci minuti vi raggiungo. Devo pettinarmi, almeno il sabato...
Dopo 40 minuti abbondanti...
Alcor e altri amici di vario sesso, e irregolare distribuzione di materia grigia e cazzutaggine.
F: E ti muovi? Ti stavamo aspettando...
Alcor: Mi ha chiamato ***** (la cara amica) dov'è?
F: Lei sta in giro. Dobbiamo andare che è già tardi; che fai vieni?
Alcor: Dove?
F: Andiamo a trascorrere la serata in quel tipico paese dichiarato patrimonio Unesco. Poi ci andiamo a bere qualcosa.
Alcor: Insomma, la solita palla. Diventerò un alcolizzato doc per colpa vostra.
F: Sì.
Alcor: Va be'...
F: Ok ragazzi, possiamo andare al tipico paese dichiarato patrimonio Unesco, con quelle tipiche costruzioni autoctone a forma conica, dove si sta caldi d'inverno e freschi d'estate. Quanti siamo?
F2: Siamo in nove.
F: Macchine disponibili?
Alcor: Io non ne ho macchina...
F2: Che novità... due macchine. Alcor vai con loro.
Ci dirigiamo alla volta delle auto. Mi giro intorno e scorgo i volti di coloro che sono stati assegnati dagli autisti a condividere con me una trentina di chilomentri tra curve, dossi, topi distratti attraversanti la carreggiata tutte buche. Capisco le ragioni della mia misantropia quando mi accorgo che il quarto cazzone sta già enucleando i nomi di tutti i fonici, di tutti i gruppi hard rock che suonavano in tutte le sale di registrazione, di tutte le città americane. E conoscendolo sarebbe passato presto a enucleare pedissequamente e scoglionantemente tutti i nomi di tutti gli stewards presenti a tutti i concerti dei suddetti gruppi, i millimetri di diametro dei tornielli delle arene in cui si sono tenuti tali concerti, l'evoluzione dei prezzi dei condom marchiati dai Kiss, nonché il numero di pezzi venduti, i nomi degli acquirenti che ne hanno usufruito, i nomi dei bimbi sfortunatamente generati per via dei difetti di fabbricazione dei suddetti, o per via di un eccessivo accumulo aerostatico nell'apice gommoso, esploso durante il coito non interrotto. E se non lo avessimo opportunamente soppresso, ci avrebbe enucleato i nomi di tutti gli spettatori paganti a tutti i concerti, di tutte queste meteore dell'Hard Rock made in USA.
Roba che li conosce solo lui, roba che questi musicisti in questione si son pure dimenticati di aver suonato mai un piffero nella loro vita e magari hanno fatto i ragionieri, gli spazzacamini, i gigolò...
Ed invece no. La cultura delle nozioni e delle pappardelle mnemoniche è roba da farsi venire l'Escherichia Coli immediatamente.
Altro che sputare in faccia agli estranei, mi ci dovrebbero mettere in testa un berretto con il negativo della bandiera della Svizzera, e porre petali di garofani agli alluci, per la siderurgica pazienza che ho elaborato .
Ma solamente perchè costui deve vendermi una Ibanez a buon prezzo, sennò col cavolo che non gli tappavo la bocca con una palla da tennis, inzuppata al cianuro.
Alcor: Ragazzi io mi siedo davanti, se non vi dispiace, ma anche se vi dispiace, soffro il mal di auto...
F: E da quando ne soffri, da quando eri piccolo?
Alcor: No, no, da qualche minuto soltanto. Ho la netta sensazione che potrei sentirmi male... Solo che è possibile mettere un cd a tutto volume, così ascoltiamo solo un po' di musica soffusa, delicata, molto soft... lo scelgo io: The Delicate Sound of Thunder dei Pink Floyd, così ci rilassiamo quieti, e ci facciamo una dormita, e soprattutto stiamo zitti. Qualcuno in particolare si sta zitto.
Ci avviamo dolci e manseuti verso la meta democraticamente deliberata. Non così democraticamente, perché mi si raccontava tra un colpo di batteria di Nick Mason che faceva vibrare i finestrini, e un assolo di Gilmour, ed anche sotto l'eco imperterrito di un'enucleazione pallosa, che la nostra destinazione era stata oggetto di un acceso dibattito tra i due autisti F e F2, con la femme fatale di turno, che mediante due begli occhi verdi ed una scollatura oggettivamente non sgradevole li teneva appesi tutti come i capponi di Renzo Tramaglino.
La suddetta voleva recarsi in un'altra città, molto molto bella, ma era stata messa in minoranza da uno schiacciante voto senza franchi tiratori.
Costei mi sta simpatica, nonostante le tipiche isterie da premestruo perenne e i vaghi tentativi di indossare il pupo da zoccola ambulante.
I leader mi piacciono è inutile ribadirlo.
Però mi compiacevo della scelta che aveva visto costei soccombere. Questo perchè in fondo mi sento di sodalizzare con i miei compari, troppo spesso vittime dei capricci di queste donzelle.
Alcor: Vi siete decisi a tirare fuori le palle, era ora...
F: Aspetta, mi sta squillando il telefono... è F2, che vuole adesso? Pronto? Che volete? Ma come quella vuole andare ad un'altra parte! Avevamo deciso che saremmo andati lì, nel paese con le costruzioni coniche patrimonio Unesco!!! Non è giusto! No, qui tutti vogliono andare dove avevamo deciso! No, dille di no! Poi dove vuole andare lei c'è casino il sabato, è un problema trovare anche posto per parcheggiare! No, no, no! Non si può, nossignore... e vabbe' va. Andiamo dove vuole lei, ci troviamo lì. Ciao.
Alcor: F, mi fai un po' pena, sappilo.
F: E che vuoi da me?
Alcor: L'ha vinta di nuovo lei!
Dopo inutili tentativi di suscitare un rimorso d'orgoglio perduto in questa gente, realizzo che non serve a niente. Glielo leggo in faccia. Quell'anomala soddisfazione per aver compiaciuto e assecondato le bizze di una donna gli aveva cambiato i lineamenti in un sorriso che, sinceramente, mi dispiaceva disilludere. Costei giocava con tutti, e l'anno prossimo si sarebbe pure sposata; dedicava a questi ragazzuoli trentenni i ritagli delle sue attenzioni, e loro raccoglievano queste inutili briciole beccando come pulcini nell'aia.
F: Però, effettivamente, ora sarà un casino trovare parcheggio... era meglio se andavamo nel paese dei coni Unesco...
Alcor: Te l'avevo detto io... rischiamo di trascorrere la serata a cercare posto per le macchine...
F: E non è giusto... che i loro capricci dobbiamo sorbirceli noi...
Alcor: ...
F: Finché ce la davano, potevo anche capire...
Alcor: ...
F: Finché fossimo noi i loro fidanzati... sarebbe anche legittimo sopportare i capricci... loro ce la danno e noi sopportiamo i capricci...
Alcor: ... (ragionamento leggermente ineccepibile, figliolo, dai sforzati ancora un po', vedrai che un po' d'amor proprio lo trovi stasera, coraggio. A 33 anni Cristo è morto, tu invece stai nascendo...)
F: E invece no! (inizia ad adirarsi) Non solo dobbiamo sopportare i picci delle nostre, eventuali, ma anche i picci di quelle degli altri!
Alcor: E mica ho capito chi è il compagno di quella... ma siamo sicuri che esiste? Sta sempre con noi la sera...
F: Sì, li ho visti insieme oggi pomeriggio...
Alcor: Ah, ho capito... ha il ragazzo del pomeriggio...
F: ah ah ah...
Alcor: E tu fai le veci del ragazzo della sera, no?
F: Magari!
Alcor: Come magari?! Ma sei scemo? (è inutile, non guarirà mai)
F: Sì, ma tanto non te la danno comunque; lei dice che siamo "amici"... cioè, è assurdo: piuttosto la danno agli estranei, ai cani, a tutti, ma agli amici, no!
Alcor: Che palle essere amici, eh?
Arriviamo. Troviamo posto. E si sorride, as usually.
F2: Alcor, la lettera che hai scritto a Veltroni è carina, ma non ho capito un passaggio quando parli delle sinapsi.
Alcor: Non fa niente...
F2: Domani vieni con noi a donare il sangue?
Alcor: Ci verrei volentieri, ma onestamente per quello che bevo, fumo e mangio negli ultimi tempi, se per caso sbirciano nelle mie arterie, c'è il rischio che me lo donino loro a me un po' di sangue nuovo e puro. Ed è meglio che lo diano a chi ne ha veramente bisogno.