Le barruffe chiozzotte di questi cialtroni mi hanno stremato. Non ce la faccio più... non so nemmeno se avrò la forza di tornare a fare i girotondi col grande NANNI. Non ho voglia di fare campagna elettorale, perché questo vorrà inevitabilmente dire che dovrò molto spesso metter via la maschera dell'inutile grafomane fine a se stesso, sublimando la mia soglia di indifferenza, e "scendere in campo".
Che scatole... non si vive mai una primavera tranquilla...
Confidando nelle doti da negoziatore filibustiere del Presidente Sindacalista Marsicano, sapremo presto se la scheda elettorale potrà essere una valida alternativa all'attrezzatura per l'igiene personale "posteriore" (ndr, carta igienica: c'è gente in giro che non coglie al volo le metafore). Attenti quando nella cabina elettorale procederete a celebrare il rito di consacrazione della classe dirigente nella maniera che merita. Perché l'inchiostro con cui vengono stampati i simboli lascia macchie ed aloni sgradevoli. Non vorreste mica ritrovarvi con uno scudo crociato, oppure con una fiamma, una foglia di marijuana verde, o peggio ancora, con una Forza Italia tatuata sul deretano? Magari un bel ramoscello d'ulivo... Se vinceremo, e a me sognare piace un sacco, mi farò tatuare il simbolo del Partito Democratico sulla natica sinistra. Perché sappiate che uno spettro si aggira ancora per l'Europa, non si tingerà i capelli rossi, ma gli insegnamenti dell'uomo di Treviri non si confutano, quello spettro sono io.
Ricordo un'immagine per me sacra, ricordo di battaglie e speranze... Era la primavera del 2006, e tutti coltivavamo un unico auspicio.
PER NON DIMENTICARE
'sto blog è F E N O M E N A L E.
RispondiEliminaa scovarlo prima, 'nnaggia...!
:-)
(quella copertina lì... ce l'avevo incorniciata in camera - nel mentre ho traslocato sennò ci starebbe ancora. avrà portato sfiga il trasloco?)
Quella copertina ce l'ho lì tra i cimeli indimenticabili: insieme al quadro di Gramsci, alla foto che mi feci con Fassino nel 2006, ed il vinile di Wish You Were Here del 1975 originale...
RispondiEliminail vinile di wish you were here ce l'ho anche ioooooo!!!!!!!!!...beh, la foto con fassino no però :s
RispondiEliminaMeglio il vinile dei Pink Floyd! Fidati!
RispondiEliminaSempre ad idolatrare 'sti giornali trotzkyisti, voi...
RispondiElimina;)
L'Economist è tanto trotzkysta quanto Berlusconi democratico, fatti i calcoli Madame...;-)
RispondiEliminaIn effetti, la vista del reDUX i calcoli me li fa venire...
RispondiEliminaAhahahahaha... a certa gente invece aiuta a recuperare la naturale regolarità... :D
RispondiEliminapacificazione nazionale... sembra un ammonimento come frase sapendo che si riferisce al periodo fascista. strano, ma le parole, chinque le dica, dicono molto di più di quel che vorrebbe dire chi le sta dicendo. è come se chiunque si rendesse conto che il signor B ha provocato una frattura insanabile, negativa, che ha lacerato il paese e l'unico modo per diventare "paese normale" è aspettare (e impedirgli di governare) che il signor B si tolga dai piedi, o meglio: che la signora di nero vestita se lo porti via.
RispondiEliminaLdS
(non è mia intenzione farlo fuori eh!)
Il guaio è che il bigotto che auspica la pacificazione fa il galoppino acritico del signor B. C'è come una piovra che pervade e si insinua nelle nostre vite, forse non ce ne libereremo mai del tutto; egli s'intreccia famelicamente nelle nostre vite, peggio del Grande Fratello Orwelliano... Secondo me non basterebbe la tetra falce, occorrerebbe un impossibile oblio per sanarne gli effetti.
RispondiEliminaPerò se la signora vestita di nero si decidesse, sarebbe già qualcosa... un timido passo avanti sulla via della italica redenzione.
Cito dalla mia gioventù
RispondiElimina"Ma se un TIR t'incontra
e le gambe ti cionca
domenticarmi poi di te sarà più facile..."
Non erano gli Smiths, ma tu dovresti saperlo...
ehm.... stavolta sono io che non ho capito, Madame
RispondiEliminaNon smetterò mai di dirtelo quell'immagine mi inquietaaaaaaaaaa ç___ç
RispondiEliminami vengono i brividi di puro schifo a vedere quella faccia GRRR
Eheheh... già ti vedo in primavera ad andare in giro a strappare le gigantografie che tra un po' infesteranno come la peste i muri delle vostre città...
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