Da una distanza marginalmente fisica.
Tanto quanto basta a scavare l'angolo basso di una tana incavata tra il muro dell'alibi, e il collerico pozzo delle possibili vite ripudiate. Quella donna si rivolse con queste parole al proprio accompagnatore:
"dove credi di andare, ché tanto le lo ho io le chiavi della macchina..."
Capisci che ormai l'unica maniera per definire "felici" giorni come questi è farlo ispirandosi a Samuel Beckett:
"Che cosa so del destino dell'uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli. (S. B.)"
venerdì 5 novembre 2010
Comodati d'uso
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io ti dissi il mio pensiero, poi, oh, fai tu.
RispondiEliminaMorale: per tenere in pugno un uomo basta avere le chiavi della sua macchina.
RispondiEliminaLe subordinazioni di ogni tipo sono sempre estremamente sgradevoli.
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