Fumare sia sigarette che sigari è come mischiare vino e birra.
Soprattutto quando fumi i suddetti dopo aver mischiato vino e birra.
A stomaco vuoto, senza aver più fame.
Prendi un Magritte e goditelo pezzo per pezzo. Prima una sagoma, poi un sussurro, poi un ricordo, poi un saluto, poi una foto, poi un gesto, poi un'attesa, poi un lungo silenzio prima del botto.
Ah, dimenticavo, le metafore non si capiscono.
Arriverà mai, il maledetto conato? Perché la testa non è che mi gira così tanto...
- Che prendi Alcor?
- Un ACE rosso, con ghiaccio, che poi devo masticare i cubetti.
Ora sì che mi sto sentendo male, cavolo.
Come Mastroianni anni fa, sono un nuvola tra poco pioverà, e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà.
Che buffo, oggi ho scoperto che provo persino pietà per alcune situazioni. E pertanto non perseguo i miei cinici interessi. Se fossi meno attento a non lasciare morti e feriti mi divertirei molto di più.
Eh sì, sono anch'io vittima e schiavo di sciocchi retaggi.
Oppure sono gli altri? Perché se non ci fossero questi assurdi retaggi le cose sarebbero molto più leggere... ce la spasseremmo senza odiarci, cavolo.
Anche oggi non ho combinato un cazzo.
E non mi stanno comunicando niente, americani bastardi. Non vi illudete, con Obama non cambierà niente.
Rivoglio il mio Go-Kart, e rimpiango l'analfabetismo dilagante.
Non c'è dubbio, io della vita non ho capito un cazzo.
Cristo, oggi sta pure moscio.
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