Molto lentamente si consuma e si dirada questo tanfo di legno bagnato.
Lascia riaffiorare il sapore insito nello sbattere la porta e andarsene, nella cognizione completa circa la natura dei gesti. Riemerge un volitivo prurito sotto i talloni laddove avanzavano duroni da stasi.
Sgorga finanche l'ansia dai nervi raffermi, e ripropone il suo sapore eretico che sa di anima umana.
E si lascia bere.
lunedì 20 giugno 2011
L'anestesia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento