La porta tra un mondo ed un altro è una scelta. Nostra o del fato.
Me lo chiedevo sempre, tutte le volte che stazionavo stabilmente sulla corsia di sinistra. Ogni volta che in curva resistevo sul mio tragitto senza remore, mi si apriva quel wormhole mentale su mondi paralleli. E se per una qualsiasi forza gravitazionale dovessi finire poco più a destra? Sotto questa mandria di pachidermi di ruggine e carbonio.
Dove andrò? Chi conoscerò?
Riuscirò a vedermi vivere al di fuori?
E se davvero ci sono finito là sotto, tra le mortali lamiere? Che cos'è questa dimensione che mi tocca vivere adesso? Una delle tante illusioni che confezionano un pacchetto diverso di scelte?
Questa gentenuova chi è?
Io esisto ancora? O sono solo l'illusione di me stesso?
Che differenza avrebbe mai fatto? Alcuna.
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