Egli preferisce il Talisker per il suo profumo, che esso stesso basta a scorticarti il tuo defungente complesso duodeno/fegato/reni/intestino tenue.
E ama il Johnnie Walker Red per una fortunata serie di coincidenze, non ultima averne scoperto una bottiglia vergine di circa vent'anni, nascosta sdegnosamente dalla natura matrigna tra la sambuca e il limoncello. Che la verginità è un peccato, sempre e soprattutto per una bottiglia come quella. Che rimanga vergine una suora, non ce ne fotte niente. Ma un JWR...
Eppure, diffondere alla vita può essere anche una violenza sulle cose preziose e intonse, come suggerisce neanche tanto velatamente Pascoli ne Il Gelsomino Notturno, poesia davvero magnifica.
Ma in quel barbaro locale, dove seviziano l'udito a frustate invereconde fatte di musica latino americana, egli (cioè io) doveva accontentarsi di bagnare le gengive in una specie di colluttorio spacciato per whisky, al cui confronto persino quello sciagurato Jack Daniel's assumeva il gusto di una bevanda appena bevibile.
Ma non importava la musica da deficienti, non importava il sale troppo abbondantemente copioso su quelle cazzo di patatine, non mi importava niente del whisky fetente, non importava niente la mia totale insensibilità dimostrata dinanzi ad una minigonna pressoché inesistente, come il senso del pudore dell'essere vivente che fingeva di indossarla; perchè preso a guardare un cazzo di cellulare dove non c'è ricezione, perché, nonostante le fregature esistenziali, non si sa mai...
Non importava lo schifo quotidiano, quello è tollerato, ci si è assuefatti candidamente... avendo un finestra che mi consente di guardare Giove, bello, nel cielo del sud... all'udire il solito "Quarto Cazzone" balbettare queste parole rivolte ad un altro poco attento ascoltatore:
- ...se vuoi dammi le tue coordinate alla nascita e ti faccio il quadro astrale, ti disegno il destino. Perché è vero, gli astri influenzano la nostra vita...
Vidi morire ancora una volta Galileo, Giordano Bruno, Newton, Hubble, Brahe, Messier... e montare la follia sterminatrice della invereconda ignoranza.
- ...Alcor, tu ad esempio che conosci le stelle, che ne pensi?
- Penso che i segni zodiacali si riferiscono alle costellazioni che giacciono sull'Eclittica, che non sono 12, ma sono 13. Penso che esiste un moto come la precessione degli equinozi che ha fatto sì che le cazzate che raccontavano duemila anni fa, pur restando oggigiorno cazzate, sono diverse, perché le costellazioni mutano posizione nel cielo... Quindi prendi la tua astrologia della minchia, con annesse mappe e compassi, e ficcatela nel più fetente dei tuoi buchi neri sorgenti di onde radio.
- Ah...
- Detto questo, sono Scorpione ascendente Scorpione, e sono contento di essere, pertanto, un geniale, brutto figlio di puttana.
E ama il Johnnie Walker Red per una fortunata serie di coincidenze, non ultima averne scoperto una bottiglia vergine di circa vent'anni, nascosta sdegnosamente dalla natura matrigna tra la sambuca e il limoncello. Che la verginità è un peccato, sempre e soprattutto per una bottiglia come quella. Che rimanga vergine una suora, non ce ne fotte niente. Ma un JWR...
Eppure, diffondere alla vita può essere anche una violenza sulle cose preziose e intonse, come suggerisce neanche tanto velatamente Pascoli ne Il Gelsomino Notturno, poesia davvero magnifica.
Ma in quel barbaro locale, dove seviziano l'udito a frustate invereconde fatte di musica latino americana, egli (cioè io) doveva accontentarsi di bagnare le gengive in una specie di colluttorio spacciato per whisky, al cui confronto persino quello sciagurato Jack Daniel's assumeva il gusto di una bevanda appena bevibile.
Ma non importava la musica da deficienti, non importava il sale troppo abbondantemente copioso su quelle cazzo di patatine, non mi importava niente del whisky fetente, non importava niente la mia totale insensibilità dimostrata dinanzi ad una minigonna pressoché inesistente, come il senso del pudore dell'essere vivente che fingeva di indossarla; perchè preso a guardare un cazzo di cellulare dove non c'è ricezione, perché, nonostante le fregature esistenziali, non si sa mai...
Non importava lo schifo quotidiano, quello è tollerato, ci si è assuefatti candidamente... avendo un finestra che mi consente di guardare Giove, bello, nel cielo del sud... all'udire il solito "Quarto Cazzone" balbettare queste parole rivolte ad un altro poco attento ascoltatore:
- ...se vuoi dammi le tue coordinate alla nascita e ti faccio il quadro astrale, ti disegno il destino. Perché è vero, gli astri influenzano la nostra vita...
Vidi morire ancora una volta Galileo, Giordano Bruno, Newton, Hubble, Brahe, Messier... e montare la follia sterminatrice della invereconda ignoranza.
- ...Alcor, tu ad esempio che conosci le stelle, che ne pensi?
- Penso che i segni zodiacali si riferiscono alle costellazioni che giacciono sull'Eclittica, che non sono 12, ma sono 13. Penso che esiste un moto come la precessione degli equinozi che ha fatto sì che le cazzate che raccontavano duemila anni fa, pur restando oggigiorno cazzate, sono diverse, perché le costellazioni mutano posizione nel cielo... Quindi prendi la tua astrologia della minchia, con annesse mappe e compassi, e ficcatela nel più fetente dei tuoi buchi neri sorgenti di onde radio.
- Ah...
- Detto questo, sono Scorpione ascendente Scorpione, e sono contento di essere, pertanto, un geniale, brutto figlio di puttana.
Addio, Quarto Cazzone.
Rest in Peace, tu e i fessi che ancora ti prestano ascolto, come me.
Rest in Peace, tu e i fessi che ancora ti prestano ascolto, come me.
Era meglio quando frequentavi troppi intellettuali...
RispondiEliminaSono io l'intellettuale.
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