Il martello pneumatico degli operai sotto casa mi ha finalmente risolto il dubbio su quali fossero le fonti di ispirazione della musica che passa in radio il sabato sera.
martedì 29 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
18
Quella panchina no. Troppe costellazioni di cacate d'uccello. Andiamo dall'altra parte.
Odiava che io fumassi, disapprovava tante cose con mirabile coraggio. Non aveva né l'esperienza, né la corteccia per sentirsi ascoltato nei suoi consigli. Solo un'audace convinzione nei suoi precetti.
La sua ingenuità emergeva nel non aver considerato le sigarette consumate per rendere meno inutile l'attesa del suo ritardo.
- Vuoi un caffè?
- Non lo bevo il caffè.
- No? E che bevi?
- Solo il latte.
- Solo il latte?! - pausa - E scommetto che non bevi vino, birra, whisky. Giusto?
- Una volta ho bevuto un cicchetto.
- Un cicchetto...
- Sì.
- Che razza di comunista...
Avrebbe dovuto immaginarlo tutto il mio disappunto nell'aver distolto il mio tempo dall'ozio e dal sonno per ascoltarlo. Tutto quel tempo che avrei benissimo potuto impiegare nell'ingegnare scuse sempre originali per omettere la cura indefessa che avrei dovuto prodigare negli altrui affari.
- Allora, dimmi tutto.
- Il fatto è questo: sono giunto alla conclusione che tutto quello che noi facciamo è inutile. Che non riusciremo mai a far cambiare idea alla gente, perché la gente non ha idee. Per questa ragione pensavo di non rinnovare la tessera al partito.
- Ti dà fastidio se accendo un'altra sigaretta? Figliolo, abbiamo una generazione da rimpiazzare. Non crederai mica ad un generalizzato risveglio di massa? Sono le elites che scrivono la storia, le masse indifferenti la subiscono. Al massimo si esaltano in applausi verso i cerberi che straziano loro le carni ammorbandone la dignità con elemosine di varia natura.
- Lo diceva Lenin.
- Raccogli il giusto coraggio perchè un giorno dovrai marciare contro i diritti di tuo padre, oppure morirai di fame. Hai 18 anni, non ti accontenterai mica di voler modificare il mondo in maniera riformista, giusto?
- No.
- Il riformismo, lascialo a quelli come me.
- Credo che farò la tessera.
- Bene.
- Sarà per me come le chiavi di casa.
- Andiamo a farci un goccetto, sarà per noi come l'angelo nocchiero.
Odiava che io fumassi, disapprovava tante cose con mirabile coraggio. Non aveva né l'esperienza, né la corteccia per sentirsi ascoltato nei suoi consigli. Solo un'audace convinzione nei suoi precetti.
La sua ingenuità emergeva nel non aver considerato le sigarette consumate per rendere meno inutile l'attesa del suo ritardo.
- Vuoi un caffè?
- Non lo bevo il caffè.
- No? E che bevi?
- Solo il latte.
- Solo il latte?! - pausa - E scommetto che non bevi vino, birra, whisky. Giusto?
- Una volta ho bevuto un cicchetto.
- Un cicchetto...
- Sì.
- Che razza di comunista...
Avrebbe dovuto immaginarlo tutto il mio disappunto nell'aver distolto il mio tempo dall'ozio e dal sonno per ascoltarlo. Tutto quel tempo che avrei benissimo potuto impiegare nell'ingegnare scuse sempre originali per omettere la cura indefessa che avrei dovuto prodigare negli altrui affari.
- Allora, dimmi tutto.
- Il fatto è questo: sono giunto alla conclusione che tutto quello che noi facciamo è inutile. Che non riusciremo mai a far cambiare idea alla gente, perché la gente non ha idee. Per questa ragione pensavo di non rinnovare la tessera al partito.
- Ti dà fastidio se accendo un'altra sigaretta? Figliolo, abbiamo una generazione da rimpiazzare. Non crederai mica ad un generalizzato risveglio di massa? Sono le elites che scrivono la storia, le masse indifferenti la subiscono. Al massimo si esaltano in applausi verso i cerberi che straziano loro le carni ammorbandone la dignità con elemosine di varia natura.
- Lo diceva Lenin.
- Raccogli il giusto coraggio perchè un giorno dovrai marciare contro i diritti di tuo padre, oppure morirai di fame. Hai 18 anni, non ti accontenterai mica di voler modificare il mondo in maniera riformista, giusto?
- No.
- Il riformismo, lascialo a quelli come me.
- Credo che farò la tessera.
- Bene.
- Sarà per me come le chiavi di casa.
- Andiamo a farci un goccetto, sarà per noi come l'angelo nocchiero.
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